LEONE TOMMASI

Leone Tommasi (1903 – 1965) nasce a Pietrasanta, in una famiglia di marmisti. Diplomatosi al locale Istituto d’Arte, nel 1922 si trasferisce a Roma per frequentare l’Accademia di Belle Arti, dove guadagna la stima e l’appoggio di Angelo Zanelli, autore delle sculture del Vittoriano. Sentendosi estraneo all’ambiente romano tuttavia, si trasferisce a Milano, dove nel 1926 si diploma con Achille Alberti all’Accademia di Belle Arti di Brera.
Tornato a Pietrasanta, nel 1927 sposa Carolina Ferroni con cui ha quattro figli. Da questo momento, la sua vita si divide fra l’insegnamento all’Istituto d’Arte “Stagio Stagi” e l’attività di scultore, spesso in collaborazione con i numerosi laboratori e artigiani locali e avvalendosi della fonderia del figlio Luigi.
Nel 1950 e nel 1954 si reca in Argentina, dapprima per la realizzazione delle dieci statue colossali per il Palazzo dell’Aiuto Sociale, a Buenos Aires, commissionate da Eva e Juan Peron, e in seguito per disegnare il progetto del megalitico “Monumento al Descamisado”, destinato a diventare il mausoleo di Eva Peron. Il monumento, che avrebbe misurato 143 m di altezza, non sarà mai completato a causa del rovesciamento del governo peroniano.
Affatto amante della mondanità, vive volontariamente isolato, fermamente deciso a rimanere lontano dall’arte ufficiale. Tra i rari eventi espositivi ai quali accetta di partecipare, la collettiva “Artisti Versiliesi a Seravezza” nel 1936 e la “Mostra del Fiorino” a Palazzo Strozzi a Firenze (1962 e 1965). Proprio a Firenze nel 1990 sarà allestita presso l’Accademia delle Arti del Disegno una mostra postuma dei numerosi gessi conservati al Museo dei Bozzetti di Pietrasanta.